Cos'è la verifica della messa a terra D.P.R. 462/2001
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 ottobre 2001 n.462 sancisce l’obbligo a carico del datore di lavoro, di far sottoporre a verifiche periodiche gli impianti di messa a terra della propria azienda a tutela della Sicurezza del personale dipendente e di tutti coloro che, anche occasionalmente, visitano i luoghi di lavoro.
Il D.P.R. 462/2001 disciplina quindi le procedure e le modalità di omologazione e dell’effettuazione delle verifiche periodiche o straordinarie degli impianti elettrici.
Con la pubblicazione del decreto sono abrogati i modelli A, B, e C allegati al DM 12/09/59.
La verifica ha una periodicità biennale per:
- Locali medici
- Cantieri
- Ambienti a maggior rischio in caso di incendio
- Cantieri edili
- Impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione
La periodicità è invece quinquennale per tutti gli altri casi.
Il verbale di verifica di messa a terra deve essere conservato a disposizione degli organi di vigilanza.
Gli impianti che hanno l'obbligo della verifica secondo il D.P.R. 462/2001 sono:
- Impianti ed installazioni di protezione dalle scariche atmosferiche
- Impianti di messa a terra di impianti elettrici alimentati fino ai 1000 Volt
- Impianti di messa a terra di impianti alimentati oltre i 1000 Volt
- Impianti elettrici installati in luogo con pericolo di esplosione
Sono da considerarsi luoghi con pericolo di esplosione quegli ambienti che per la presenza di gas, vapori, nebbie o polveri infiammabili sono classificabili come ATEX.
La verifica della messa a terra deve essere effettuata in conformità alla Guida CEI 0-14 e alle norme tecniche pertinenti e solo da ASL, ARPA o da Organismi Abilitati dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Non sono infatti valide le verifiche effettuate da liberi professionisti ed elettricisti.
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