Sicurezza sul lavoro: come si elabora un DVR D.Lgs 81/08

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) si elabora utilizzando le metodiche ed i criteri ritenuti più adeguati alle situazioni lavorative aziendali, tenendo conto dei principi generali di tutela previsti dall’art. 15 del D.lgs. 81/08.

Il DVR, documento fondamentale della Sicurezza sul Lavoro, è il risultato dell'osservazione dell’ambiente di lavoro, delle modalità di esecuzione del lavoro prendendo in considerazione le persone presenti sul luogo di lavoro nonché impianti, apparecchiature e sostanze utilizzate.

Nei casi in cui la legislazione fornisca indicazioni specifiche sulle modalità di redazione del DVR D.Lgs 81/08 vengono valutati sulla base di norme tecniche e/o linee guida di riferimento.

Questo avviene, ad esempio, per i DVR dei rischi per la sicurezza come Rumore, Vibrazioni, Movimentazione Manuale dei Carichi, ecc...

In assenza di indicazioni legislative specifiche vengono adottati criteri basati sull’esperienza e conoscenza delle effettive condizioni lavorative dell’azienda.

In tal caso, l’entità dei rischi per la Sicurezza sul Lavoro può essere ricavata assegnando un opportuno valore alla probabilità di accadimento (P) ed alla gravità del danno (D)Dalla combinazione di tali grandezze si ricava la matrice di rischio la cui entità è data dalla relazione:

R = P X D

Alla probabilità di accadimento dell'evento P è associato un indice numerico rappresentato nella seguente tabella:

PROBABILITA' DELL'EVENTO

1

Improbabile

Non si ha notizia di infortuni verificatisi in analoghe condizioni di lavoro, per cui il verificarsi dell'evento susciterebbe stupore e incredulità.

2

Poco probabile

La deficienza riscontrata potrebbe provocare un danno agli addetti soltanto in concomitanza con altre situazioni sfavorevoli; si ha notizia che, in rarissime occasioni di lavoro, si sono verificati infortuni per condizioni di lavoro similari.

3

Probabile

La deficienza riscontrata potrebbe determinare un danno agli addetti, anche se non in maniera automatica, dalle statistiche si rileva che, in qualche caso, si sono verificati infortuni per analoghe condizioni di lavoro.

4

M. Probabile

Esiste una correlazione diretta tra l'anomalia rilevata e la possibilità che si verifichi un danno agli addetti; in analoghe condizioni di lavoro si sono verificati infortuni nella stessa azienda, per cui il verificarsi dell'infortunio non susciterebbe alcuno stupore nei vertici aziendali.


La gravità del danno viene stimata analizzando la tipologia di danno, le parti del corpo che possono essere coinvolte e il numero di esposti presenti. Alla gravità del danno (D) è associato un indice numerico rappresentato nella seguente tabella:

GRAVITA' DEL DANNO

1

Lieve

L'evento potrebbe avere conseguenze di invalidità parziale, rapidamente reversibile, per non più di un addetto.

2

Modesto

L’evento potrebbe avere conseguenze di inabilità temporanea, per uno o più addetti.

3

Grave

L'evento potrebbe avere conseguenze di invalidità, con postumi permanenti per uno o più addetti.

4

Gravissimo

L’evento potrebbe avere conseguenze di morte o di inabilità permanente, per uno o più addetti.

La matrice che scaturisce dalla combinazione di probabilità e danno è rappresentata in figura seguente:

 

Entità Rischio

 

Valori di riferimento

 

Priorità intervento

Tempi di attuazione in giorni

Molto basso

(1R 1)

Miglioramenti da valutare in fase di programmazione

180

Basso

(2R 4)

miglioramenti da applicare a medio termine

60

Medio

(6R 9)

Miglioramenti da applicare con urgenza

30

Alto

(12R 16)

Miglioramenti da applicare immediatamente

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La valutazione dei rischi è finalizzata a:

  • eliminare i rischi;
  • sostituire ciò che è pericoloso con ciò che non è pericoloso e lo è meno;
  • combattere i rischi alla fonte;
  • applicare provvedimenti collettivi di protezione piuttosto che individuali;
  • adeguarsi al progresso tecnico ed ai cambiamenti nel campo dell’informazione;
  • cercare di garantire un miglioramento del livello di protezione.

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